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tampax

Mestruazioni e tabù

Domenica pomeriggio.
Farmacia.
Interno giorno.
Mentre mi servono, vedo alle mie spalle un uomo aggirarsi tra gli scaffali con sguardo vacuo.
Una dottoressa si rende conto che il soggetto in questione è spaesato e in difficoltà.
“Posso aiutarla?”
“Beh, sì grazie… avrei bisogno di assorbenti. Interni. Per mia moglie.”
Aggiunge infine, sottolineando l’ovvio.
Perché credo che a nessuno lì dentro sia balenato nemmeno per un secondo nel cervello che i tampax servissero a lui, tipo Chandler che per riempire il tempo vuoto della disoccupazione provava i test per l’ovulazione di Monica. (Ridacchio tra me e me, pensando che questa la capiamo in cinque).
“Sa cosa usa di solito?”
“Mah, tampax mi pare…”
La dottoressa con fare condiscendente gli risponde a bassa voce.
“Capisco, ma bisogna vedere l’assorbenza… venga con me.”
A quel punto io ho finito i miei acquisti: infilo l’antiobiotico nella mia busta e lascio l’impavido al suo destino.
Le considerazioni finali sono:
Queste donne esistono.
E io che credevo fossero invenzioni dei comici di Zelig.
Io non l’ho mai fatto, e forse mai lo farei. Perché con tutta la buona volontà, chiedere a un uomo di comprare il giusto pacco di assorbenti è come chiedere a uno negato in cucina di acquistare il giusto di mix di spezie.
Scherzi a parte, spero che le nuove generazioni riescano finalmente ad abbattere il tabù delle mestruazioni, anche se forse l’assorbente ideale resta una roba talmente personale che è giusto che ogni donna se ne occupi da sé.
Ma che il suo compagno sappia qual è, potrebbe essere una deliziosa prova d’amore.
Infine, credo che il mio compagno, dopo aver letto questo post, ringrazierà che io utilizzi la coppetta: da qui alla menopausa il rischio di incappare nell’acquisto dell’assorbente sbagliato è scongiurato!
(Nessun uomo è stato maltrattato pe

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